“La cucina è condivisione; una passione che va alimentata con l’impegno a far conoscere le nostre migliori tradizioni, perché è così, grazie allo stimolo importante di trasmettere la varietà delle nostre tipicità e dei nostri sapori d’eccellenza, che può diventare sempre più un elemento di ricchezza. Il piacere della creazione, poi, è sempre una scoperta, e diffondere la conoscenza di questo nostro patrimonio, in tutti i suoi aspetti, resta, per me, una grande opportunità”.
Con queste parole lo chef Peppe Agliano, patron de La Corte dei Mangioni, racconta la recente trasferta in Piemonte, in una cascina delle colline torinesi dove è facile incrociare per strada membri delle famiglie Agnelli-Elkann che proprio in zona hanno le loro ville. Un evento privatissimo organizzato per 40 persone, seguito l’indomani da un corso di cucina, in inglese, per gli ospiti della proprietà della stessa cascina. Si tratta di ospiti legati alle grandi famiglie torinesi, per far conoscere loro la cucina siciliana. L’iniziativa si ripeterà nel mese di gennaio, terminate le festività natalizie e di fine anno, a Torino, per un nuovo simile evento e ancora una masterclass che rappresenta, come molti altri momenti vissuti da Agliano in quest’ultimo periodo, un’intensa attività parallela a quella che lo vede quotidianamente impegnato a La Corte dei Mangioni, il suo ristorante, dove la Sicilia si rivela terra ricca di storia e tradizioni culinarie con un’apprezzata varietà di prodotti e dolci tipici. E nel locale una delle mission dello chef è quella di creare una versione sicula dei dolci non tipici per radicarli nel territorio attraverso mescolanze e connubi tra ricette, dopo aver affinato le sue tecniche di lavorazione e la ricerca dei prodotti confrontandosi con gli chef di tutto il mondo.
A Torino Peppe Agliano ha promosso ancora una volta la cultura eno-gastronomica della sua terra sfruttando i prodotti d’eccellenza del territorio e incastonandoli nel panorama della cucina nazionale ed internazionale.
Jana Cardinale